Il mancato gettito viene compensato tramite aumenti di acconti e d'imposta a carico del settore finanziario e assicurativo
Il Consiglio dei
ministri ha approvato ieri l'atteso decreto legge sull'abolizione della
seconda rata dell'IMU 2013 su abitazioni principali (ad eccezione degli
immobili di lusso classificati nelle categorie A/1, A/8, A/9) e
relative pertinenze, fabbricati rurali e terreni degli imprenditori
agricoli professionali. Tuttavia, chi risiede in un Comune che nel 2013
ha alzato le aliquote rispetto al 2012 dovrà versare entro il 16 gennaio
2014 la differenza tra il 50% del tributo pagato nel 2012 ed il 50% di
quello che avrebbe dovuto corrispondere quest'anno, a titolo di ristoro
di gettito per il Comune. L'altra metà verrà ristorata dallo Stato. Come
contropartita dell'abolizione della seconda rata dell'IMU, inoltre,
banche, assicurazioni e società del settore finanziario e assicurativo
dovranno versare gli acconti Ires e Irap 2013 nella misura del 130% e
l'aliquota IRES per essi, per il solo anno d'imposta 2013, viene elevata
al 36%. Il termine per il pagamento degli acconti dovuti da tutti i
contribuenti soggetti a IRES è prorogato al 10 dicembre 2013.
Fonte: Governo Italiano
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