Un indagine di CONTRIBUENTI.IT rileva che una impresa su due chiude dopo una verifica del Fisco.

Sono sempre di più imprese italiane chiudono i battenti dopo aver ricevuto una verifica fiscale. Secondo il 1° Rapporto del Contribuente 2015 dell''Associazione Contribuenti Italiani, presentato stamane a Roma, lo stato di salute dei contribuenti peggiora sempre di più. L'analisi, condotta dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche "Antonella Di Benedetto" di Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it, ha rilevato che nel 2015 soltanto 1 impresa su 2, il 56,8% che riceve una verifica fiscale riesce a sopravvivere, contro il 60,9% registrato un anno fa. Dallo studio è emerso lo stato di debolezza delle imprese italiane, fatte prevalentemente da piccole aziende, che non riescono a fronteggiare contemporaneamente due eventi straordinari: la crisi economica e l'accertamento fiscale. Secondo il 1° Rapporto del Contribuente 2015, anche le richies te di rateizzazioni del pagamento delle imposte sono cresciute del 12,3%. Nel 2015 è cresciuta anche la sfiducia dei Contribuenti Italiani nei confronti del Garante del Contribuente passando dal 69,3% al 76,4%. In pratica, 3 contribuenti su 4 chiedono la riforma del Garante del Contribuente perché non si sentono tutelati, come previsto dallo Statuto dei diritti del Contribuente. Al contrario, cresce la fiducia nella Giustizia tributaria dell'1,7%, passando dal 74,3% del 2010 all'76,0% del 2015.
«Ciò che ci amareggia è che molte imprese, anche quest'anno, hanno chiuso i battenti pur sapendo di avere ragione - ha sottolineato Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - Per fronteggiare l'emergenza ed aumentare il tasso di compliance chiediamo al Governo di istituire, urgentemente, Lo Sportello del Contribuente presso tutti gli organi diretti ed indiretti dell'amministrazione finanziaria e di riformare il Garante del Contribuente».

Nessun commento: