Un vasto
incendio ha distrutto la verde vegetazione del monte Tubenna. Le fiamme si sono
sprigionate nella prima mattinata lungo il lato costeggiato dalla strada provinciale 105 San Mango-Castiglione.
Bruciati ettari ed ettari di flora:
lecci, querce, cerri, aceri, castagni ed un ricco sottobosco di erbe
spontanee della macchia mediterranea, in particolare mirto e ginestre. La
distruzione di alberi e arbusti ha causato anche smottamenti di pietre e
terreno. Il fuoco ha messo a nudo la stabilità delle rocce di una montagna già
nota per scivolamento massi. Le fiamme propagatosi fin sul panoramico pianoro
sede dell’antica abbazia benedettina, recentemente ristrutturata, si sono
diramate lungo il versante soprastante il centro abitato di San Mango Piemonte
e nell’opposto versante del territorio di Castiglione del Genovesi, coltivato a
castagneti e noccioleti. Per domare le rovinose fiamme vi è stato un ingente
spiegamento di forze che ha lottato per ore contro il fuoco.
Dato l’accidentale
zona di intervento il grosso delle operazioni di spegnimento è stata compiuta
da due 2 elicotteri ed un Canadair del corpo nazionale dei vigili del fuoco. E’ stato un incendio come non se ne vedeva da
anni, per la vastità del territorio colpito, per la facilità di propagazione,
per la voracità del fuoco e per la flora bruciata. Le prime immagini della zone
bruciate rilevano le impressionanti dimensioni del danno naturalistico subito
dal Tubenna ed dal suo sistema eco ambientale. Con la conclusione delle opere
di spegnimento, si dovrà partire con la messa in sicurezza della provinciale
105 interessata dal rotolamento delle rocce soprastanti, oltre alla ricerca
delle cause che hanno scatenato l’inferno di fuoco sul monte Tubenna.
Al momento è difficile capire se possa
trattarsi di un incendio di sterpaglie per combustione o sfuggito di mano,
oppure per altre cause accidentali. Intanto
nella mattinata le fiamme hanno avvolto anche il monte Stella nella zona
collinare tra le frazioni Sant’Angelo ed Ogliara si Salerno.
NICOLA VITOLO
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