Una serrata immotivata e pretestuosa che provocherebbe un danno di
svariati milioni di euro per l’intero settore logistico e per l’economia
del Paese. Questa la posizione di Alis, Associazione Logistica
dell’Intermodalità Sostenibile, in relazione alla serrata di 5 giorni
indetta dalla Federazione dell’Autotrasporto Italiana (Fai) in programma
a partire dal prossimo 21 maggio al porto di Salerno. L’astensione dal
lavoro degli autotrasportatori, che tenderebbe all’apertura di un tavolo
tecnico per risolvere il problema della congestione è preoccupante
perché priva di fondamento, atteso che un tavolo ed un dialogo tra gli
operatori interessati ed il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale
esiste già da mesi e si sta occupando di predisporre ogni azione
necessaria alla seria risoluzione di tutte le criticità.
Alis esprime preoccupazione per l’iniziativa che contribuisce ad
aggravare il problema anziché a risolverlo, e resta al fianco delle
imprese che operano in libero mercato nel Porto di Salerno e vedono la
propria attività d’impresa messa a rischio dalla incredibile minaccia di
una serrata di 5 giorni.
Spiace che associazioni, per giunta scarsamente rappresentative sul
territorio, ritengano di danneggiare l’attività delle numerose imprese
che fanno grande ed importante il Porto di Salerno, proclamando serrate
‘tattiche’ con modalità allarmistiche e per ragioni infondate. Tali
azioni strumentali rischiano di ripercuotersi negativamente non solo in
ambito salernitano, ma nell’intero tessuto campano e su tutto il sistema
Paese, con danni gravi per le aziende e gli operatori che forniscono
servizi intermodali.
Con la serrata annunciata per il prossimo 21 maggio, non si vuole
affrontare le esigenze di sviluppo e miglioramento del Porto di Salerno,
per le quali Alis è da tempo fattivamente impegnata grazie anche al
continuo e proficuo confronto con le Istituzioni del territorio, bensì
‘aiutare’ il lancio di nuovi collegamenti presso porti vicini da parte
di operatori più interessati a sè che alle imprese del settore.
Non è questo il modo nel quale ALIS rappresenta gli interessi generali,
quelli delle imprese, del settore e dei suoi iscritti. Gli Associati di
Alis infatti già da tempo si stanno fattivamente impegnando per
decongestionare le aree portuali trasferendo i mezzi in aree esterne al
porto appositamente prese in affitto. Inoltre, è stato aperto un tavolo
per la risoluzione del problema con il Presidente dell’AdSP, Pietro
Spirito, che sta fattivamente collaborando per la ricerca di una
soluzione appropriata.
Non va dimenticato che la congestione pretestuosamente evocata quale
motivo della serrata è legata alla crescita dei volumi di traffico
trasportati nel Porto di Salerno, che generano ricchezza e lavoro per il
territorio, dunque un fatto positivo tenuto conto delle difficili
condizioni economiche e sociali in cui versano le regioni del Sud
Italia.
Alis dice con forza “no” a una serrata promossa per interesse privato e
SI al confronto con le Istituzioni competenti per stimolare investimenti
e far crescere e tutelare l’occupazione, avendo ben chiara la
differenza tra la tutela degli interessi delle imprese e del settore e
il perseguimento di finalità egoistiche e di pregiudizio per l’attività
di impresa. Tali strumentalizzazioni, promosse da associazioni che
anziché creare valore cercano di distruggerlo e di minare le iniziative
commerciali messe in atto a Salerno dagli operatori logistici, a
vantaggio di nuove avventure commerciali che insistono sullo stesso
bacino di utenza, sono assolutamente deplorevoli.
Alis diffida Fai ed i suoi vertici dall’intraprendere la serrata e
valuterà possibili azioni legali a tutela dei suoi Associati, dirette a
ristorare i danni economici e di immagine che scaturirebbero da una
serrata infondata.
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