La Chiesa di
Salerno-Campagna-Acerno gioisce per la corale partecipazione del popolo di Dio
alla festa del Santo Patrono, San Matteo Apostolo ed Evangelista. Non possiamo
tuttavia nascondere, come comunità ecclesiale, tristezza e dispiacere per
quanto accaduto durante la processione e, in particolare, per la grave
profanazione della sacralità di una celebrazione religiosa. E’ evidente, pertanto,
che la vera questione in gioco non è la difesa d’ufficio della persona del
Vescovo, ma prendere atto di una vera e propria ferita inferta ad una Chiesa
che venera intensamente i suoi Santi. Ci sembra opportuno ribadire che l’obiettivo
dei reiterati incontri avvenuti nel corso dell’anno con gli amici portatori era
e resta la volontà di aiutare le persone a vivere una serena e gioiosa
esperienza di fede nell’autenticità della tradizione cristiana, animando il
tragitto con preghiere dedicate alle diverse componenti della società.
Un vivo ringraziamento va a
quanti hanno accolto e sostenuto questa proposta pastorale, tra cui è giusto
citare la Guardia di Finanza che ha mostrato fin dall’inizio leale
collaborazione.
Comprendo, d’altro canto, il
rammarico e la delusione del nostro Pastore nei confronti di quanti hanno
tradito gli impregni assunti a più riprese, stravolgendo pretestuosamente le
modalità concordate e trasformando un momento itinerante di preghiera in uno
spettacolo irriverente dal punto di vista umano e spirituale.
Tutto ciò, se da un lato non può
che essere condannato, dall’altro deve necessariamente essere motivo per
aprirsi ad una prospettiva di riconciliazione nella verità e di impegno formativo
di carattere religioso per il futuro.
Siamo pronti a ricominciare
insieme un cammino che aiuti tutti a vivere
la bellezza dell’essere cristiani e a fare della venerazione dei Santi una
concreta occasione di crescita personale.
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