Avete presente quella macchina nei film di fantascienza che trasforma le cose disegnate al computer direttamente in oggetti veri? Beh oggi negli Usa c'è già. E non solo c'è ma è il punto di partenza della terza rivoluzione industriale. Hai in mente un oggetto qualsiasi? Lo disegni, invii il progetto via web, e i bit che fai viaggiare si materializzano a centinaia di migliaia di chilometri di distanza grazie alle stampanti in 3d. Niente viaggi, niente tempo sprecato, denaro ed energia risparmiati, è questa la nuova frontiera che sta attraversando la rivoluzione della manifattura! Almeno è quello che hanno pensato in America - si progetta in un posto e la merce si materializza dove serve. Niente magazzini, niente crisi di sovrapproduzione e costi bassi per far partire un'impresa. E allora subito una legge, finanziamenti pesanti e si comincia. C'e l'abbiamo anche a Reggio Emilia, ma chi ha avuto coraggio e la visione di investire a differenza dagli imprenditori negli Usa, si trova da solo senza supporto del Paese e neppure quello dell'Europa. Dove a nessuno è venuto in mente di creare un sistema intorno a quest'innovazione. Perché?
REPORT, programma di RAI3, ha sviluppato un'inchiesta attraverso un viaggio parallelo tra Stati Uniti e Europa, nel quale si raccontano, attraverso l'incontro di uomini che hanno avuto la visione giusta, le imprese, gli investimenti, e le politiche industriali. Ma soprattutto attraverso l'incontro di uomini che hanno raccontato le loro idee, si è cercato di capire quello che ci manca per far fruttare le ricchezze europee. Quello che emerge è che ci manca un'Europa più integrata, che pensi come un unico soggetto politico e economico, che ottimizzi le proprie risorse, valorizzi le caratteristiche di ogni paese membro, che sia solidale con chi è in difficoltà. Se gli Stati Uniti d'America avessero i 50 stati in concorrenza, indebitati tra di loro, con tassi di inflazione differenti, senza un'unica politica fiscale e un solo debito pubblico starebbero messi peggio dell'Unione Europea.
Nessun commento:
Posta un commento