G8, aiuti all’Africa per 25 miliardi di dollari. Cestari: “Istituire commissioni di controllo per garantire trasparenza nelle procedure di donazione.
Attraverso il G8 l’Italia ha fornito un grande esempio di civiltà nel mostrare concreta attenzione all’Africa ed ai suoi problemi. Il Governo italiano ha dimostrato notevole sensibilità e maturità sia nell’aver voluto allargare il G8 ad alcuni Paesi africani, al Brasile e a quelli emergenti del resto del mondo che nel condividere, in merito, le posizioni Usa del presidente Obama”. Il presidente della Camera di Commercio Italafrica Centrale* e console in Italia della Rep. Dem. Del Congo ing. Alfredo Carmine Cestari entra nello specifico: “Nel redigere il Piano Africa l’Italia si impegnò a contribuire per 1 miliardo di euro alla costruzione di infrastrutture. Confermato al G8, il Piano Africa ha spinto i ‘grandi’ del mondo ad aumentare globalmente la dotazione finanziaria di interventi per uno sviluppo duraturo delle nazioni africane: unico modello necessario a garantire sicurezza, lavoro e stabilità in aree avviate verso la democrazia”. L’ing. Cestari torna sulle infrastrutture: “Rappresentano il primo indice di sviluppo. Attraverso esse si mette in moto l’economia ed è più facile concretizzare risultati nell’altro settore trainante: la scolarizzazione per la formazione di una classe dirigente locale adeguata a gestire il grande cammino africano verso il pieno sviluppo e la definitiva emancipazione. Obiettivi realizzabili radicando la stabilizzazione delle giovani democrazie locali”.
Nel documento finale de L’Aquila si fa riferimento ad un impegno per l’Africa di circa 25 miliardi di dollari. “A fronte di un provvedimento così importante – dice Cestari -, i Governi dei Paesi industrializzati dovranno impegnarsi per assicurare massima trasparenza delle procedure di donazione sia in ‘uscita’ che in ‘entrata’ oltre che a garantire scelte di massima oculatezza negli investimenti. Al fine di non disperdere risorse, i Governi occidentali dovranno ottenere dagli omologhi africani aperture di massima trasparenza nelle procedure di gara e rassicurazioni in merito all’applicazione dello stesso concetto di legalità amministrativa a cui siamo abituati in occidente. Per non ripetere gli errori degli anni scorsi e per garantire alle intere popolazioni i benefici di questo importante piano di aiuti resta comunque indispensabile istituire commissioni di controllo. Chiamati a questa prova di grande responsabilità, i Paesi africani sapranno farsi trovare pronti fornendo prova di buona gestione politico-amministrativa”. Cestari conclude: “Aiutando i Paesi africani l’Occidente aiuterà se stesso e la propria economia mettendo un freno decisivo all’attuale flusso di disperata emigrazione”.
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