PIANO SVILUPPO RURALE: APPROVATI PROGETTI DEL PIANO SOCIALE DI ZONA E DELLA COMUNITA' MONTANA MONTI PICENTINI

Nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale, misura 3.21, servizi essenziali
alle persone che vivono nei territori rurali, approvato il progetto
proposto dal Piano Sociale di Zona Irno Picentini, per il trasporto a
favore delle persone con disabilità.
E’ previsto un ulteriore acquisto di mezzi, onde facilitare la mobilità
presso i centri di riabilitazione, potenziando il servizio già
precedentemente implementato per il raggiungimento dei “poli” di
rilevante interesse pubblico, a sfondo sociale e socio sanitario.
“Abbiamo risposto ad una esigenza molto avvertita dalla nostra
popolazione, ha affermato la Coordinatrice dell’Ufficio di Piano, Cristina
Nicoletti, andando incontro alle persone, per quanto concerne le
prestazioni di cui necessitano presso i centri di riabilitazione.
Per molteplici motivi, chi si faceva carico del loro trasporto si è trovato
nell’impossibilità di continuare a garantire il servizio; a tale emergenza
hanno positivamente risposto i Comuni dell’Ambito territoriale, dando
mandato all’Ufficio di Piano di intercettare nuove risorse, proponendo
un progetto di indubbia efficacia sociale, in integrazione con
l’intervento “Ecobus”, i cui riscontri si dimostrano notevolmente
positivi”.
Sempre relativamente alla misura 3.21, in riferimento all’azione
dedicata all’ammodernamento di strutture per fini sociali, è stato
approvato, altresì, il progetto di cui è soggetto proponente la Comunità
Montana Monti Picentini, con la condivisione del Piano Sociale di Zona,
al fine di rendere più funzionali gli spazi e le modalità finalizzate alle
attività di informazione e di comunicazione nonché di accompagnamento
delle persone e dei soggetti di terzo settore, nell’ambito delle azioni
strategiche del Piano Sociale di Zona. “E’ un risultato che salutiamo con
entusiasmo, ha detto il Mediatore socio istituzionale, Aniello Landi, con
funzione di direzione strategica della governance territoriale, perché
esso mira a valorizzare l’itinerario di dialogo e confronto con tutti i
soggetti territoriali.
Si tratta di “costruire” snodi e luoghi che favoriscano il decentramento
partecipativo, ovvero la prossimità dei cittadini e dei gruppi alle
politiche del Piano Sociale, promovendo la loro capacità di governance,
che costituisce il fulcro delle nuove politiche sociali territoriali”.

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