Acconti Irpef entro il 2 dicembre, acconti Ires entro il 10 dicembre

La proroga al 10 dicembre per il versamento degli acconti Ires e Irap da parte di tutti i contribuenti Ires è ufficiale, resta da capire la misura di tali acconti

Per i contribuenti Irpef resta confermata la scadenza del 2 dicembre (il termine ordinario del 30 novembre cade di sabato) per il versamento della seconda o unica rata d'acconto dell'Irpef e dell'Irap nella misura del 100% per entrambi gli acconti. per i contribuenti Ires, invece, il comunicato stampa diffuso dal Governo il 27 novembre a seguito dell'approvazione del decreto legge sull'abolizione della seconda rata dell'IMU 2013 rende noto che la scadenza per il versamento degli acconti Ires e Irap slitterà al 10 dicembre. Ciò lascia presumere che con molta probabilità scatterà la clausola di salvaguardia, che potrebbe far aumentare gli acconti Ires e Irap 2013, per i contribuenti Ires, dal 101% al 102,5%. La proroga al 10 dicembre 2013 dovrebbe riguardare tutte le imposte dovute dalle società di capitali (Ires, Irap, addizionali, maggiorazione Ires del 10,50% per le società di comodo), ma non dovrebbe incidere sulla parte di Irpef dovuta dalle persone fisiche socie di Srl trasparenti. Lo stesso dovrebbe valere anche per l'Inps artigiani e commercianti dei soci lavoratori.
Fonte: Il Sole 24 Ore

IMU 2013, abolita la seconda rata

Il mancato gettito viene compensato tramite aumenti di acconti e d'imposta a carico del settore finanziario e assicurativo

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri l'atteso decreto legge sull'abolizione della seconda rata dell'IMU 2013 su abitazioni principali (ad eccezione degli immobili di lusso classificati nelle categorie A/1, A/8, A/9) e relative pertinenze, fabbricati rurali e terreni degli imprenditori agricoli professionali. Tuttavia, chi risiede in un Comune che nel 2013 ha alzato le aliquote rispetto al 2012 dovrà versare entro il 16 gennaio 2014 la differenza tra il 50% del tributo pagato nel 2012 ed il 50% di quello che avrebbe dovuto corrispondere quest'anno, a titolo di ristoro di gettito per il Comune. L'altra metà verrà ristorata dallo Stato. Come contropartita dell'abolizione della seconda rata dell'IMU, inoltre, banche, assicurazioni e società del settore finanziario e assicurativo dovranno versare gli acconti Ires e Irap 2013 nella misura del 130% e l'aliquota IRES per essi, per il solo anno d'imposta 2013, viene elevata al 36%. Il termine per il pagamento degli acconti dovuti da tutti i contribuenti soggetti a IRES è prorogato al 10 dicembre 2013.
Fonte: Governo Italiano

SAN MANGO IN EMERGENZA IDRICA

I lavori sulla condotta Ausino effettuati nella giornata di ieri si sono protratti per tutta la nottata provocando una carenza idrica alla rete di San Mango Piemonte. 
In attesa delle verifiche e controlli necessari prima di addurre acqua potabile al serbatoio comunale e quindi all'intera rete di distribuzione, per far fronte alla mancanza di acqua è stata resa disponibile un autobotte per la fornitura agli abitanti di acqua non potabile per la giornata di oggi, con sosta in alcune zone del paese secondo il seguente orario: 

ORARIO E PRESENZA AUTOBOTTE PER FORNITURA ACQUA (NON POTABILE)
- DALLE ORE 10:30 ALLE ORE 11:30 VIA ROMA C/O SEDE COMUNE
- DALLE ORE 12:00 ALLE ORE 13:00 VIA MONTICELLI C/O CAMPO MAIURI
- DALLE ORE 13:30 ALLE ORE 14:30 C/O PARCO VOTO
- DALLE ORE 15:00 ALLE ORE 16:00 VIA PIEDIMONTE (C/O PARCHEGGIO)

  
 Notizia delle ore 14.00:
Ben presto l'acqua ricomincerà a sgorgare dai rubinetti, questione di ore secondo fonti ben informate. L'Ausino ha dato il via libera al SIIS di addurre l'acqua nel serbatoio. Il SIIS, prima di immettere il prezioso liquido nella rete idrica, si sta accertando che il serbatoio sia ben pieno e regga all'apertura dei rubinetti.
Ma chi ha detto che l'acqua sarebbe mancata per 3 giorni?

Consiglio comunale su bilancio e imposte.



Si terrà in seduta ordinaria alle ore 16.30 di giovedì 28 novembre prossimo nell’aula “Elio Sguazzo” del palazzo municipale. Quindici gli argomenti all’ordine del giorno che il sindaco Alessandro Rizzo sottopone all’attenzione dei sei consiglieri, quattro di maggioranza e due di minoranza, che siedono nel parlamentino di San Mango Piemonte.  Dopo la presentazione delle linee programmatiche di governo, l’assemblea è chiamata a deliberare su determinazione aliquota IMU 2013, sull’approvazione regolamento e tariffe TARES 2013, sull’approvazione del programma triennale lavori pubblici 2013/2015, sulla verifica quantità e qualità delle aree e fabbricati da destinare alla residenza ed alle attività produttive. In argomento anche la determinazione del valore delle aree fabbricabili ai fini dell’accertamento IMU  e la ricognizione del patrimonio comunale con l’adozione di un piano di alienazione e valorizzazione immobiliare. All’ordine del giorno anche il riconoscimento di debiti fuori bilancio, preceduto al dodicesimo punto  dall’approvazione del bilancio di previsione 2013, del bilancio pluriennale 2013/2015 e la relazione revisionale e programmatica. In chiusura è prevista deliberazione del contributo per la ricorrenza del bicentenario dell’Arma dei Carabinieri, a cui il Consiglio Comunale di San Mango Piemonte, nella seduta del 29 maggio 2012, ha conferito la cittadinanza onoraria.  

NICOLA VITOLO

Solo un esiguo numero di utenti ha ricevuto modelli errati di pagamento della Tares, comunicano dal Comune di Pontecagnano Faiano.



La precisazione è stata fatta dal responsabile del servizio Fiscalità locale,  la dottoressa Manuela Sacco, secondo cui:”l'anomalia riscontrata, relativa alla differenza di un euro sui modelli F24, riguarda una percentuale limitata di contribuenti. Si rinnova, a tal proposito, l'invito agli utenti interessati, qualora non lo avessero ancora fatto, a recarsi presso gli uffici tributari del Comune per la ristampa dei modelli e ad effettuare il regolare pagamento dell'importo dovuto entro e non oltre la data indicata del 30 novembre 2013.”.
Il chiarimento è seguito all’articolo sulla questione-Tares a Pontecagnano Faiano, pubblicato sulla "La Città" giovedì scorso, dal titolo “Un euro in più sull’F24 del Comune: Tares impagabile”.
“Abbiamo verificato nella giornata di ieri che sui circa dodicimila modelli inviati - ha dichiarato il responsabile dei tributi – l’irregolarità del totale esposto riguarda pochi modelli F24 precompilati. Quindi, senza creare allarmismi, l’ufficio è disponibile ogni giorno lavorativo ad accogliere l’utenza per fornire modelli di pagamento corretti ed informazioni sull’applicazione della imposta.”
La Tares monopolizza le discussioni nel centro picentino. In molti ritengono salata la rata da pagare entro il 30 novembre e, con la segnalazione degli errori di compilazione, è sorta la speranza di un rinvio del versamento.
La Tariffa Rifiuti e Servizi è un nuovo tributo introdotto dal governo a partire dal primo gennaio di quest’anno. E’ un’imposta che si basa sulla superficie degli immobili e dalla sua riscossione, i comuni dovranno coprire per intero i costi del servizio della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, oltre che pagare i costi di altri servizi, come le spese per l’illuminazione pubblica, per la polizia municipale e per il personale degli uffici amministrativi. Non è stato facile fin’ora per i comuni regolamentarla ed applicarla. Andrà a regime dal prossimo anno.
“Quindi in questo primo anno di imposizione è possibile che si siano commessi degli errori”, ammettono all’ufficio tributi.
Ma se questi errori vanno corretti recandosi al comune per ritirare i nuovi modelli di pagamento, ciò significa che perde di efficacia l’imposizione al contribuente del costo di spedizione del modello di versamento.   
Intanto il PD locale manifesta pubblicamente contro “Questa Tares” perché giudicata iniqua, improvvista ed insopportabile. E, attraverso un comunicato stampa, si propone,  per il momento, di rimandare il pagamento a fine anno e rimodulare il regolamento, introducendo opzioni in favore delle fasce deboli e delle attività  produttive.  Poi, riprendendo quanto ufficializzato e votato all’unanimità dai consiglieri del Pd  nell’ultimo consiglio comunale, si richiede di aumentare la raccolta differenziata al 65% nel 2014 ed attuare la direttiva "Rifiuti zero" entro il 2020.  
Ed, infine, i pidiessini aggiungono: “Il pagamento di questa imposta sta causando molti problemi sia procedurali (per i numerosi errori tecnici e per i controsensi del regolamento) sia finanziari agli abitanti della città, perciò come  amministratori non possiamo rifuggire dall’obbligo di impegnarci per rispondere ad un’esigenza che rischia di trasformarsi in emergenza. Chiediamo, quindi, alla maggioranza la massima attenzione e la massima celerità in questo senso: per una volta, l’amministrazione Sica distolga lo sguardo dalle beghe  interne e dalle chiacchiere da marciapiede e prenda atto che la sua funzione sia di lavorare per questa  comunità. Se non l’ha inteso fino ad oggi, è il caso che lo capisca adesso e per sempre!”

NICOLA VITOLO

Spesometro 2012, anche per i contribuenti non mensili finestra fino al 31 gennaio 2014

Anche i contribuenti IVA che dovevano inviare lo spesometro ento il 21 novembre possono fruire della finestra temporale del 31 gennaio 2014

Giovedì 21 novembre sarebbe il termine entro il quale i soggetti passivi IVA che non effettuano la liquidazione mensile dell'IVA devono provvedere all'invio telematico della comunicazione delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese e ricevute nel 2012 (c.d. "spesometro"). Per le sole cessioni di beni e prestazioni di servizi rese e ricevute nel 2012 per le quali non sussiste l'obbligo di emissione della fattura, la comunicazione telematica deve essere effettuata qualora l'importo unitario dell'operazione sia pari o superiore a € 3.600,00 al lordo dell'Iva. Si ricorda, tuttavia, che con comunicato stampa del 7 novembre 2013, poi integrato dal comunicato dell'8 novembre, l'Agenzia ha precisato che la comunicazione può essere effettuata tramite i servizi telematici Fisconline o Entratel dell’Agenzia delle Entrate fino al 31 gennaio 2014, aprendo, quindi, una sorta di finestra temporale.
 
Fonte: Agenzia delle Entrate

“TARES” IERI, OGGI E DOMANI: L’ENNESIMA BATTAGLIA DEL PD A PONTECAGNANO!



Il PD conferma di non voler abbandonare le famiglie al destino di povertà e di solitudine in cui le sta riducendo questa amministrazione e compie l’ennesimo atto di responsabilità e di giustizia.
Riprendendo quanto già manifestato durante il Consiglio comunale del 19 settembre 2013 – quando si espresse fortemente, CONTRO “QUESTA TARES” perché giudicata iniqua, improvvista ed
insopportabile - il Partito Democratico propone, NELL’IMMEDIATO di:
- prorogare la scadenza del pagamento della tassa fino al 31/12/2013;
- rimodulare il regolamento, introducendo opzioni in favore delle fasce deboli e delle attività  produttive (come da formale richiesta inviata in data odierna agli organi preposti).
Intende, inoltre, portare avanti quanto ufficializzato e votato all’unanimità dai consiglieri del Pd  nell’ultimo consiglio comunale, ovvero:
- aumentare la raccolta differenziata fino a raggiungere il 65% nel 2014 per ridurre drasticamente; 
- attuare con decisione e senza più attendere, il percorso che ci porterà alla direttiva "Rifiuti zero" entro il 2020 così come il PD ha proposto e fatto approvare all’unanimità nell’ultimo Consiglio comunale, con il sostegno dei coordinamenti locali di SEL, M5S e UDC.
Sul tema, i consiglieri del Partito Democratico aggiungono infine:
“Il pagamento di questa imposta sta causando molti problemi sia procedurali (per i numerosi errori tecnici e per i controsensi del regolamento) sia finanziari agli abitanti della città, perciò come  amministratori non possiamo rifuggire dall’obbligo di impegnarci per rispondere ad un’esigenza che rischia di trasformarsi in emergenza. Chiediamo, quindi, alla maggioranza la massima attenzione e la massima celerità in questo senso: per una volta, l’amministrazione Sica distolga lo sguardo dalle beghe  interne e dalle chiacchiere da marciapiede e prenda atto che la sua funzione sia di lavorare per questa  comunità. Se non l’ha inteso fino ad oggi, è il caso che lo capisca adesso e per sempre!”

Un algoritmo errato all’ufficio tributi del comune di Pontecagnano rende inutilizzabili i modelli di versamento precompilati inviati ai contribuenti.



Il saldo esposto sul F24 semplificato non coincide con la somma dei tributi comunale e provinciale  esposto. Difatti, alcuni contribuenti recatosi agli sportelli dell’istituto di credito per versare la rata Tares con il modello precompilato dal comune, non hanno potuto effettuare il pagamento perchè la somma dei tributi differiva di un euro dal totale riportato.
“Nel totale addebitato sul modello F24 semplificato – evidenzia il dottore commercialista Antonio Procida – è compreso anche l’importo chiesto a rimborso delle spese di spedizione che non è esposto nel quadro analitico del modello in quanto non ha codice tributo attribuito.”
Ma allora quanto pagare? E come? Si sono chiesti gli utenti. E quindi, per non incorrere in errori od omissioni hanno interpellato l’ufficio tributi del comune picentino. In risposta sono stati invitati a presentare istanza al fine di sottoporre la questione al responsabile.
“Un assurdità oggettiva – commenta Procida, candidatosi al consiglio comunale nell’ultima tornata elettorale - Tutti i modelli inviati sono errati. Allora tutti devono presentarsi al comune per effettuare istanza?  E’ assurdo. Occorre, credo, ricompilare il modello addebitando la differenza dal totale sul codice tributo tares comunale.”
In attesa che dall’ufficio tributo venga diramato una precisazione in merito, gli utenti lamentano il disservizio arrecato per un errore incontrollato.
E’ mai possibile, ci si chiede, che nessuno abbia effettuato un controllo formale dei modelli di pagamento prima di inviarli ai contribuenti.
Colpa di virus informatici che hanno minato l’algoritmo dei tributi ?

Nicola Vitolo


Ronga non demorde, porterà al Consiglio di Stato il ricorso contro la proclamazione del sindaco Rizzo.



“Non cado nelle provocazioni del primo cittadino – apre il candidato sindaco Ugo Ronga sconfitto per un solo voto alle comunali di maggio scorso –  Non immolo sul primo gradino della giustizia amministrativa le mie precise e ferme motivazioni probatorie di scorrettezze elettorali, né la mia voglia di verità e chiarezza viene scalfita dal clima di tensione che il mio avversario politico alimenta attraverso insinuazioni faziose e giudizi arbitrari.”
Dopo la sentenza della prima sezione del TAR di Salerno che il 24 ottobre scorso ha dichiarato in parte inammissibile e in parte ha respinto il ricorso promosso da Ugo Ronga contro Alessandro Rizzo ed il Comune di San Mango Piemonte, il candidato della lista “Aria Nuova” è deciso ad affrontare anche il giudizio del Consiglio di Stato.
“Non mi frenano neanche le arroganti e sentenziose dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla mia controparte all’indomani della sentenza del TAR – continua il consigliere Ronga -  Spinto dalla sete di legalità e di giustizia di tutti i componenti della lista “Aria Nuova” chiederemo al supremo organo di consulenza giuridico-amministrativa di esaminare la questione nel merito. D’altronde lo stesso Rizzo, in un momento di estrema lucidità, ha ammesso in un intervista giornalistica, che il TAR non ha neppure compiuto attività istruttorie.”
Si va avanti nel grado di giudizio, attesta il luogotenente della capitaneria di porto, per dare una risposta, almeno di riconoscenza, a tutti quegli elettori che  hanno creduto in me e nei candidati consiglieri della lista “Aria Nuova”. Non solo, ma anche per offrire un riscontro a tutti gli altri che, non avendo avuto la possibilità di conoscere me ed il mio programma, sono stati portati ad esprimere un voto diverso.
“E’ nostro desiderio – afferma Ronga - che il risultato elettorale dello scorso maggio si possa sentenziare con una formula piena per sacramentarne legittimità e correttezza. Pertanto, chi ha operato nel diritto e nella piena coscienza del fare legittimo non ha da temere.”  
Intanto invita il sindaco Rizzo “a non sottrarre tempo prezioso alle già esigue ore settimanali che dedica al governo del paese in  farraginose e prosopopeiche allocuzioni, ma di sfruttare i minuti a risolvere le quotidiane esigenze del territorio assicurando ai concittadini quel futuro possibile sbandierato in campagna elettorale.”  
Il consigliere di opposizione conclude dicendo.”La poltrona di Sindaco cui, pare, io aspiri ancor più che a svolgere la mia attività con serietà non è necessaria. Sappia il primo cittadino di San Mango Piemonte che per il sottoscritto è parimenti dignitoso ed onorevole sedere in Consiglio Comunale, seppur negli scranni dell’opposizione.”  
NICOLA VITOLO    

Tino Iannuzzi recordman di presenze in aula: 2181 votazioni effettuate su 2181 dall'inizio della legislatura.

L'On. Tino Iannuzzi è il parlamentare più “virtuoso”.
Se si considerano le sole presenze in Aula, senza tener conto delle missioni, l'avvocato amministrativista salernitano di 53 anni, e vice presidente della commissione Ambiente alla Camera, si aggiudica il primato del deputato sempre presente ai lavori parlamentari.
Al pari di Iannuzzi, comprendendo presenze e missioni,
condividono il record di presenze alla Camera altri tre deputati del PD (Giuseppe Guerini, Cinzia Fontana, Marco Carra) ed Achille Totaro di Fratelli d'Italia. I cinque  stakanovista del voto hanno difatti partecipato a 2.181 votazioni su 2.181 effettuate dall'inizio della legislatura.
Tino Iannuzzi è alla sua quarta legislatura.  Nato a Salerno nel 1960, è laureato in giurisprudenza. Avvocato cassazionista, esercita l'attività forense da circa venti anni. Sposato, una figlia. Consigliere Comunale di Salerno dal 1990 al 2001, nel 1993 è risultato il Consigliere Anziano, quale Consigliere più votato. Dal 1997 al 2001 è stato Capogruppo Consiliare del P.P.I e Presidente della 1a Commissione consiliare "Statuto -Regolamenti-Riforme Istituzionali". Primo segretario provinciale del Partito Popolare Italiano 1994-1996. E' stato Presidente dell'Università Salernitana della Terza Età dal 1995 al 2001. Fondatore e Presidente dell'Associazione culturale "L'Accento" organizzatrice di molteplici convegni su temi politici e sociali. Deputato nelle legislature XIV, XV e XVI, è componente della VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici).

Nicola Vitolo

Monsignor Luigi Moretti presenta il DOSSIER POVERTÀ E RISORSE 2013. Un esercito di anime in cerca di luce: fate presto!


Sabato 16 Novembre 2013 alle ore 11.00, presso il salone della Caritas Diocesana, sito in via Bastioni 4 Salerno, presentazione del Dossier Statistico Povertà e Risorse 2013 da parte del direttore della Caritas Diocesana don Marco Russo e della responsabile di area Maria Luisa Troccoli.   

Il dossier delle povertà e delle risorse è uno strumento che aiuta  a leggere le povertà presenti sul nostro territorio diocesano. È uno strumento capace di evidenziare che non esiste un territorio che si può considerare ricco perché intorno a noi c’è sempre qualcuno che manca di qualcosa.”. (Dossier Povertà e risorse 2013). 

In apertura  è  previsto l’intervento del presidente della Caritas Diocesana S.E. Monsignor Luigi Moretti, che traccerà un profilo in bianco e nero,  senza sfumature, delle povertà del nostro territorio. 
"Vi porteremo per mano in una città dove  italiani e stranieri, pensionati e professionisti, uomini e donne, giovani e vecchi sono quotidianamente in cerca di aiuto materiale e di una parola di conforto."

Canone RAI in 11 rate per i pensionati, domanda entro il 15 novembre

I pensionati con reddito da pensione non superiore a 18.000 euro potranno richiedere al proprio ente previdenziale, entro il 15 novembre, di pagare il canone RAI in 11 rate senza interessi

Entro il prossimo venerdì 15 novembre, i pensionati in possesso di reddito da pensione non superiore a 18.000 euro annui possono chiedere al proprio ente previdenziale di dilazionare il versamento del canone RAI in più 11 rate mensili. L'ente previdenziale, ricevuta la domanda, provvederà ad effettuare le trattenute mensili sui ratei di pensione in pagamento da gennaio a novembre 2014, senza aggravio di interessi. L'agevolazione è stata introdotta dall’articolo 38, comma 8, del D.L. n. 78/2010 e, con provvedimento del 29 settembre 2010 del direttore dell’Agenzia delle Entrate sono stati definiti i requisiti dei beneficiari, i termini per accedere all'agevolazione e le modalità di versamento e certificazione da parte degli enti pensionistici.
 
Fonte: Fisco Oggi

I vescovi della Campania dettano nuove regole per organizzare manifestazioni religiose.



Emesso dalla Conferenza Episcopale Campana il documento “Evangelizzare la pietà popolare. Norme per le feste religiose” in cui, analizzando la problematicità delle numerose feste popolari nella regione, si tracciano nuove linee per contrastare il proliferare di consuetudini pagane.
“Spesso le feste popolari nella nostra regione hanno solo la parvenza del sacro - denunciano i vescovi campani - esse, svuotate del loro contenuto cristiano non rendono credibile la fede da parte dei lontani”.  
I vescovi campani ribadiscono che le feste religiose (in particolare le processioni) sono di “esclusiva competenza e autorizzazione dell’autorità ecclesiastica”, e sono da distinguere  dalle altre manifestazioni che nulla hanno di religioso e non sono riferibili all'autorità ecclesiastica, perché attengono ad appositi comitati, a consuetudini locali, a motivazioni culturali o folcloristiche.
Per esse è stato adottato un decalogo di norme, illustrato sabato scorso a Salerno dall’arcivescovo Luigi Moretti, che mira a  purificarle  dall’interno orientandole nella giusta direzione. 

“Quando si parla di pietà popolare – ha precisato Mons. Luigi Moretti -  ci si riferisce a qualcosa che appartiene all’identità e responsabilità del popolo di Dio. Lungo il cammino, però, ciò che poteva essere espressione di fede ha assunto altri significati. Occorre quindi, riportare la pluralità di esperienze, legate alla pietà popolare, all’interno dell’autenticità della fede”.  
Pertanto, si avverte l’esigenza di recuperare il significato spirituale delle celebrazioni arginando quelle espressioni profane che sviano le festività religiose dalla sua intima sacralità. 
Mai più “giravolte con le statue dei santi e raccolte di denaro lungo il percorso” ha detto l’arcivescovo. Non solo. I presuli hanno stabilito anche che “il soggetto principale dell’organizzazione delle feste popolari deve essere il Consiglio pastorale parrocchiale. Il Comitato della festa deve essere espressione di tale Consiglio e se ne assume la responsabilità, collaborando con le istituzioni civili circa i rischi di infiltrazione malavitosa”. Il Comitato deve essere presieduto dal parroco e costituito da persone che si distinguono per impegno ecclesiale e onestà di vita. Non solo: il Comitato non dovrebbe essere permanente ma restare in carica per la sola celebrazione della festa. Il programma, poi, dovrebbe essere approvato dalla Curia in tempo congruo. Soprattutto, per superare le carenze di tali manifestazioni e perché i loro valori non vadano dispersi, “occorre un lungo lavoro di evangelizzazione e di purificazione”. Tale lavoro deve essere accompagnato da norme precise, la cui applicazione può comportare anche “il coraggio della impopolarità”, ammettono i vescovi. Insomma, “l’obiettivo principale è rinnovare la fede dei credenti e dare un senso più pieno a questi eventi”. 
“La festa - suggerisce il documento - sia preparata con un ‘novenario’ o ‘settenario’ o ‘triduo’, dando ampio spazio all’ascolto della Parola di Dio, secondo un programma preparato dal Consiglio pastorale parrocchiale. Si concluda la preparazione con un gesto di solidarietà all’interno o anche fuori dei confini parrocchiali”. Il momento ludico-esterno è un “elemento importante della festa e non va staccato dal momento religioso”, ma “non è concepibile che la festa religiosa si riduca a manifestazione paganeggiante, soprattutto con sperpero di denaro. L’equilibrio dei due poli della festa (quello celebrativo e quello ludico) è frutto di sapiente dosaggio”. 
Un altro aspetto importante è quello economico: “Non è lecito attaccare denari alla statua che peraltro non può essere messa all’asta e trasportata dai migliori offerenti. Non è consentito ugualmente raccogliere offerte e fermare la processione mentre si sparano fuochi artificiali”.
Nicola Vitolo